FIP. Carraro: Mi candido per amore del Padel

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Luigi Carraro racconta la sua candidatura alla presidenza della FIP

 

Roma, 9 ottobre 2018 – “Durante l’estate appena trascorsa Angelo Binaghi e Gianfranco Nirdaci* mi hanno chiesto se volevo candidarmi alla presidenza della FIP. Ho accettato subito perché la passione per il Padel è incommensurabile e incontenibile. E poi perché vorrei dare un contributo concreto alla sua espansione“. Così a PadelNostro, Luigi Carraro racconta della sua candidatura alla presidenza della Federazione Internazionale di Padel**. Tre i macro obiettivi del percorso dell’imprenditore romano in vista delle elezioni previste il prossimo 2 novembre.

Il PADEL SPORT OLIMPICO

In primo luogo vorremmo che il Padel diventasse Sport Olimpico: questo traguardo ci consentirà di rivoluzionare il nostro sport in termini di diffusione, sviluppo e attrattività. Il nostro percorso è serio, lineare e concreto – spiega il componente del Comitato Padel – al fine di far divenire il Padel Sport Olimpico già alle Olimpiadi di Parigi del 2024“.

UNA FIP PIU’ ISTITUZIONALE

Il secondo macro obiettivo è rendere “la FIP più istituzionale, ma anche più forte e unita per avere più peso nelle relazioni con le altre istituzioni internazionali dello sport” spiega Carraro. “Punto cruciale della nostra idea di FIP è quello di garantire la totale autonomia e indipendenza dei nostri membri nella gestione del Padel nei propri Paesi“. Inoltre, secondo il numero uno del Club Italia*** la FIP dovrebbe avere una “gestione trasparente rispetto ai suoi associati, senza conflitti di interesse. Andrebbe poi data più centralità al ruolo dell’Assemblea – fa presente l’imprenditore – coinvolgendo i Paesi membri in tutte le decisioni più importanti“.

SVILUPPO E DIFFUSIONE

Il terzo macro obiettivo è quello di “consolidare la crescita del Padel rivolgendo l’attenzione al pubblico, ai media, ai partner e ai giocatori” rileva Carraro, aggiungendo come scopo anche quello di “valorizzare i tornei attualmente gestiti dalla FIP. Per esempio incrementando il volume di affari fino a prevedere un montepremi destinato ai Paesi partecipanti alle competizioni a squadre (Mondiali e Continentali, ndr)”. Gli altri target sono “lo sfruttamento delle nuove tecnologie che possano rendere il Padel sempre più visibile e attraente anche grazie all’esperienza Federtennis con il successo del suo canale telematico SuperTennis TV. E i giovani. “Guardare verso le future generazioni coinvolgendo non solo scuole, ma anche istruttori e centri di formazione per realizzare un programma strutturato con un unico fine comune: far aumentare il numero di giovani che praticano il Padel, una disciplina completa poiché porta con sé tutti i valori dello sport” conclude il manager.

Buon Padel

Silvia Sequi per PadelNostro 

* rispettivamente presidente della Federtennis e del Comitato Padel

** nata nel 1991 e che oggi conta 35 Federazioni di altrettanti Paesi in tutto il mondo

***  contenitore in cui sono state convogliate tutte e quattro le nazionali italiane: femminile, maschile, giovanile e quella “over”

 

 

 

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