Foro Italico. Nirdaci: “Un’edizione senza precedenti”

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Padel al Foro Italico. Soddisfazione del presidente Nirdaci: “Un autentico successo”

 

Roma, 15 maggio 2018 – Un’edizione senza precedenti nel numero di coppie iscritte e di partecipazione di pubblico. “Un ringraziamento speciale va al Flaminia Padel Center e a LaPaddlemania che hanno messo a disposizione i loro campi”. Così facendo è stato possibile arrivare al traguardo prefissato: “far giocare le 151 coppie iscritte all’Open nazionale e lottare contro la pioggia”. Così a PadelNostro il presidente del Comitato Padel, Gianfranco Nirdaci* al termine della prima settimana di Padel, ospitata al Foro Italico. La macchina organizzativa è già a lavoro per l’edizione 2019. “Probabilmente vi saranno delle pre-qualificazioni che coinvolgeranno tutte le Regioni con l’obiettivo finale di giocare il Torneo al Foro Italico” anticipa Nirdaci.

Sul fronte del Campionato a squadre di Serie A, il presidente si sofferma su ciascun Club finalista e lo fa partendo dall’Orange Padel Club (IV classificata), squadra ripescata, che – “se non si fosse infortunato il numero uno al mondo Fernando Belasteguin – avrebbe ‘rischiato’ di arrivare tra le prime due in Italia” racconta Nirdaci, sottolineando l’ottima organizzazione di Luigi Carraro.

Nirdaci poi fa notare la passione per il Padel di Alessandro Lucci, ispiratore della squadra dell’Area Fitness che si è aggiudicata il terzo gradino del podio. Sui vice Campioni di Italia – il Seven One Sport (Master Eschilo) – il presidente parla di “gruppo eccezionale” mentre definisce “un autentico programmatore, sempre attento e concentrato” Alessandro Di Bella, dirigente della squadra del CC Aniene, per la IV volta consecutiva Campione di Italia.

Una considerazione a parte va a Le Molette che nel 2019 retrocederà in serie B, ma che “auspico possa tornare a competere ad alti livelli” afferma Nirdaci. “Se nel 2015 l’Aniene ha vinto il suo primo titolo è grazie a Isidoro Spanò – all’epoca capitano della squadra – che ha atteso un giocatore dello storico circolo romano (Vincenzo Santopadre, la cui partita fu decisiva, ndr), impegnato per il battesimo della figlia. Ecco, questo è lo spirito giusto nello sport. E nel Padel” conclude Nirdaci. E Spanò, a distanza di 4 anni, cosa farebbe se si ritrovasse in quella stessa situazione.. “Aspettare Vincenzo mi era sembrata la cosa più giusta da fare. La rifarei altre 10 volte”.

Buon Padel

Silvia Sequi

  • * in foto con i dirigenti delle squadre finaliste della Serie A

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