Il Padel cresce. Anche nel sociale

Educazione, integrazione e inclusione sportiva per le persone con disabilità. Questi gli obiettivi del progetto “Paddlemania per il Sociale”, promosso dalla Paddlemania, associazione di Matteo Manetti e Giovanni Sartore, presentato questa mattina all’Area Sporting Club di Roma, insieme al Torneo Spring Cup di Padel (in programma dal 26 aprile all’8 maggio, ndr). La prima realtà ad aderire è stata l’AIPD, (Associazione Italiana Persone Down), nata nel 1979, con l’obiettivo di evitare la ghettizzazione dei soggetti affetti da questa sindrome.

IL PROGETTO – «L’idea è nata dalla passione per il Padel del nostro amico Gianluca Tirone che ha coinvolto il figlio con la sindrome di down e la AIPD» spiega a PadelNostro Matteo Manetti.paddle mania per il sociale 2 A partire da settembre, alle persone con disabilità psichica e/o motoria che vorranno imparare a giocare a Padel ogni settimana, verranno offerte lezioni gratuite, impartite da istruttori federali della Paddlemania. «Un progetto a lungo termine in cui crediamo molto» conclude Manetti. Catello Vitiello, presidente della sezione romana dell’AIPD ha parlato del Padel come «una opportunità che intendiamo sfruttare per proseguire nel nostro percorso. Questa nuova disciplina sportiva – in continua crescita – ci consentirà di allargare i nostri àmbiti».

LA GIORNATA INAUGURALE – Domenica primo maggio si terrà la giornata inaugurale del progetto che vedrà scendere sui campi dell’Area – per la loro prima volta – alcuni ragazzi dell’AIPD. Ad accompagnarli saranno alcuni personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e dell’informazione, appassionati al Padel. Testimonial dell’evento Paolo Bonolis. In campo anche l’ex calciatore della Roma, Vincent Candela, i giornalisti Paolo Cecinelli e Francesco Giorgino, e gli schermidori Valerio Aspromonte e Stefano Pantano. Dopo il plauso del coordinatore nazionale della Fit Paddle, Gianfranco Nirdaci (nella foto in alto) è intervenuta – a sorpresa – Nicole Orlando (nella foto con il suo allenatore), l’atleta down oramai famosa concorrente – e finalista – di “Ballando con le stelle” che ancora non si è cimentata nel “tennis in gabbia”, ma che presto proverà. E se non dovesse andar bene sarebbe pronta con i suoi due motti: “Non mollare mai” e guai a dire “Non ce la faccio”.

Silvia Sequi 

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