Padel al Foro Italico. Nirdaci: «Un’edizione al massimo»

Il bilancio del numero 1 del Comitato Padel, a pochi giorni dalla conclusione delle due settimane di Padel al Foro Italico durante gli Internazionali BNL d’Italia
Il bilancio del Padel al Foro, ma anche il progetto dedicato alle scuole e gli eventi della prossima Estate. PadelNostro intervista il presidente del Comitato Padel, Gianfranco Nirdaci
Presidente, quale il bilancio in termini di pubblico e coppie iscritte ai tornei Master Road to IBI e FIP1000?
In termini di iscrizione abbiamo fatto più del massimo perché nel Master il numero di coppie era legato alle qualificazioni del Road to IBI, che nelle fasi pre-qualificazione ha raccolto centinaia di partecipanti. E perché il FIP1000 più di 96 coppie maschili e 57 coppie femminili non poteva accogliere.
Dispiace per chi non ha potuto partecipare, ma le richieste sono state davvero tantissime. Per ciò che riguarda il pubblico al Foro Italico più delle mie parole credo che sia stato il colpo d’occhio a dare le risposte che ci aspettavamo. Una partecipazione di pubblico veramente entusiasmante.
Quest’anno la pioggia ha avuto la meglio, tanto da spostare le finale. È possibile concepire un metodo per coprire i campi o almeno tutelare il manto così come si fa per i campi da tennis presenti nell’impianto del Foro iItalico?
L’evento del Foro Italico è caratterizzato da una parte dall’ambiente e dall’altra da una cornice verso la quale dobbiamo essere tutti molto rispettosi. Negli anni non era mai capitata una situazione meteorologica di questo tipo. Tra le tante cose che possiamo fare c’è quella di prevedere i tanti punti critici che una manifestazione del genere può generare. Infatti avevamo previsto anche le varie soluzioni nel caso non si fosse potuto giocare all’aperto. Colgo l’occasione per ringraziare Valeriano Miglia per l’accoglienza che ci ha riservato e per il modo in cui ha messo a disposizione della FIT i suoi impianti del Green Padel Club (ove si sono disputate le fasi finali del torneo internazionale FIP1000, ndr).
Positiva la presenza dei bambini sui campi da Padel durante gli Internazionali. A che punto è il progetto Racchette di Classe per quanto riguarda il Padel?
Ricordo che quattro anni fa facevamo fatica a portare i bambini a giocare nei nostri campi. Nei giorni scorsi il nostro staff ha dovuto faticare non poco per dare ordine alle centinaia di bambini che si sono avvicendati a giocare. Siamo talmente soddisfatti che stiamo pensando per il prossimo anno a qualcosa di specifico per i più piccoli e per i bambini che si avvicinano al Padel.
Racchette di Classe – progetto eccezionale i cui frutti tra poco saranno visibili a tutti – è inserito nel programma ufficiale dell’Istituto di Formazione Lombardi e ha contribuito alla volontà di costruire i primi due campi di Padel nel Centro Estivo di Castel di Sangro che saranno già operativi da quest’anno.
La stagione 2019 è in piena attività con tanti eventi. Come prosegue il Mazda Padel Tour? Quali i prossimi appuntamenti nella stagione estiva?
La tua domanda non è banale, anzi, mi permette di porre una riflessione sul lavoro incredibile che l’ufficio organizzativo mette in campo ogni giorno. I tantissimi eventi che ogni giorno si susseguono sui campi da Padel di tutta Italia sono seguiti e gestiti con una professionalità che mi dai la possibilità di sottolineare. Dai giudici arbitro, all’ufficio legale dalla segreteria generale ai comitati regionali della Federtennis. Centinaia di e-mail al giorno e la gestione di tutta questa attività dovrebbero essere l’elemento di riflessione che se siamo riusciti – in così poco tempo – a generare un volano che è sotto gli occhi di tutti è anche e soprattutto merito dell’impegno delle tante persone che nella Federazione italiana tennis ogni giorno lavorano.
Per quanto riguarda il Mazda ho seguito una tappa e ho riscontrato quello che caratterizza questo tipo di circuiti: entusiasmo, competizione e tanta voglia di divertirsi.
Buon Padel
Silvia Sequi