PadelConsigli. Vinci anche a tavola

PadelNostro ha intervistato un esperto nutrizionista per una sana e completa alimentazione sportiva

 

Roma, 15 gennaio 2016 – Svolgere esercizi in modo regolare e affinare la tecnica per migliorare i colpi e i movimenti nella ‘gabbia’ del campo da Padel non bastano per conseguire un buona perfomance. Tutto questo deve essere accompagnato da una corretta alimentazione – che non solo aiuterà a migliorare la propria prestazione – ma consentirà anche di mantenere una giusta condizione fisica. E quale abitudine alimentare migliore della ‘dieta mediterranea’, famosa e apprezzata in tutto il mondo? «La più completa, sana, nutritiva e nutriente» racconta a PadelNostro, Andrea D’Alonzo esperto nutrizionista, sottolineando l’importanza di tutti gli elementi di cui abbisogna il corpo umano, dai carboidrati ai grassi, alle proteine – sia animali che vegetali – passando per la verdura, la frutta, gli ortaggi e i grassi, quelli buoni.

Per esempio, quelli della frutta secca, «ma anche dell’olio di oliva e del pesce, ricchi di omega 3, di cui la nostra alimentazione “occidentale” è sempre meno ricca, con un’importanza concessa sempre più ai grassi omega 6. È importante ricordare – rileva l’esperto – che un disequilibrio fra la proporzione di omega 3 e omega 6, assunti nell’alimentazione, può provocare livelli di infiammazione nell’organismo, poco auspicabili dal punto di vista del benessere, della prestazione sportiva e del recupero dallo sforzo» .

RISERVE PIENE, STOMACO VUOTO

«Una dieta equilibrata, composta da cinque pasti – colazione, pranzo, cena e i due importanti spuntini della mattina e del pomeriggio – e una buona preparazione atletica di base sono la chiave per restare in forma – ridurre, quindi, la massa grassa e aumentare quella magra – e al contempo per rendere sempre il massimo nello sport, aumentando, per esempio, la forza muscolare» spiega il dottore in scienze biologiche, specializzato in scienze della nutrizione.

Per quanto concerne la dimensione strettamente legata all’allenamento o alla sfida di Padel, d’Alonzo spiega che l’alimentazione dovrebbe essere «più leggera, a densità energetica alta e digeribile, ossia a base di carboidrati a basso indice glicemico (per esempio pasta e riso, possibilmente integrali) che hanno la caratteristica di avere un rilascio prolungato di glucosio» dettaglia il nutrizionista. «Il glucosio è infatti necessario non solo durante l’incontro, ma anche al termine. Non si dovrebbe mai finire in riserva di zuccheri: l’ideale sarebbe avere le riserve piene e lo stomaco vuoto», ossia un apparato digerente non impegnato nei processi digestivi mentre si gioca.

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«Se il pasto è semplice è sufficiente attendere circa novanta minuti prima di entrare in campo – suggerisce d’Alonzo, – se è più complesso, quindi con l’aggiunta di proteine, è consigliabile allargare l’orizzonte temporale fino a tre ore».

FONDAMENTALE BERE E RESPIRARE

L’esperto, inoltre, fa presente l’importanza delle pause fisiologiche che lo stesso sport prevede, durante le quali è fondamentale idratarsi, e respirare correttamente. «Sono gli errori tipici degli sport di racchetta, dettati dalla frenesia. Necessario, invece, bere – per reintegrare i liquidi e i sali minerali che si perdono con la sudorazione e che, se non reintrodotti, possono provocare problemi muscolari. Secondo un recente studio californiano, una disidratazione pari al 3% fa già calare la forza muscolare e riduce pesantemente la performance fisica.

Inoltre, il metabolismo basale cala in maniera direttamente proporzionale alla diminuzione dell’acqua intracellulare: una disidratazione del 10% riduce la potenza del nostro “motore metabolico” del 10%» fa notare d’Alonzo. Importante, poi è la respirazione «per evitare di andare in deficit di ossigeno o in esubero di anidride carbonica, condizioni che possono provocare alterazioni nel sangue che, a loro volta, determinano stanchezza o nervosismo». Il nutrizionista consiglia quindi di ‘sfruttare’ i momenti di pausa, piuttosto che farsi prendere dalla fretta di fare il punto o di chiudere il game.
La fretta, è noto, può dare cattivi consigli. Anche nel Padel.

Buon Padel

Silvia Sequi per PadelNostro 

per una consulenza potete scrivere a: andrea_dalonzo@libero.it

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Gennaio 15, 2016

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