Bye bye paura della rete

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Come abbandonare la “comodità” di stare a fondo campo e avvalersi del gioco a rete

 

Roma, 6 febbraio 2018 – Quando il nostro compagno ci dice: “sali a rete” iniziamo a correre come se fossimo in trincea o come se la rete fosse elettrizzata. Dobbiamo scacciare via questi pensieri e iniziare ad allontanare la paura della rete. Quando avanziamo a rete dobbiamo capire che la dobbiamo coprire, impedire che i nostri avversari vincano il punto con tiri bassi e di difficile recupero. In poche parole, dobbiamo essere sicuri. 

Di seguito alcuni consigli su come gestire questa zona di attacco:

1 – non dobbiamo stare troppo attaccati alla rete, ma a circa 3 metri per poter fare le volée con le palle che ci arrivano vicine. Possiamo inoltre indietreggiare alcuni passi e posizionarci per fare uno smash nel caso ci facciano un pallonetto. Se dovessimo rispondere con difficoltà a un tiro – come per esempio una palla bassa e con poco rimbalzo – ci avvineremmo alla rete per attaccarla;

2 – non possiamo coprire tutto il campo, dobbiamo perciò avanzare al colpo del rivale. Dobbiamo pensare a quale colpo eseguirà e quindi coprire queste direzioni e avere i colpi che per l’avversario sono rischiosi e impossibili. Con questo li obbligheremo a un gioco più rischioso e ci saranno maggiori possibilità che commettano errori, facendoci vincere il punto;

3 – la nostra posizione deve essere un unico blocco con il nostro compagno: la distanza non deve superare i 4 metri per evitare di lasciare buchi e spazi non protetti. E sempre di fronte dell’avversario che a giocare la palla;

4 – una delle zone obiettivo dei rivali quando siamo a rete sarà il centro. Questa posizione è sempre zona di conflitto. “Chi va a prendere questa palla? Entrambi? Il giocatore che si trova in diagonale con l’avversario che gioca la palla è quello che copre il centro. E che affronterà tutte le palle che si trovano in quella zona. Senza rilassarsi, l’altro componente della coppia dovrà cooperare per evitare che il socio si ritrovi a dover coprire tutto il campo.

La comunicazione deve essere chiara. Bisogna gridare chi va a prendere la palla perché il socio lo abbia chiaro sin dal principio. Individualismi a parte, l’errore non è di uno solo, ma il punto si perde in due. Se l’avversario decide di indirizzare la pallina in parallelo e verso la grata, intende dire che lo stiamo obbligando a fare un gioco più rischioso piuttosto che restare a coprire perfettamente il centro e per questo ha più possibilità di sbagliare;

5 – se durante il gioco abbiamo perso questa posizione, si deve andare a coprire la rete. Non possiamo lasciare scoperto il centro, neppure se per arrivarci dobbiamo correre. A seconda della forza del colpo possiamo rischiare di mandare la palla al vetro, ma non dobbiamo lasciare spazi vuoti in campo nei quali l’avversario possa approfittare.

Dobbiamo continuare nella nostra giocata e salire a rete, dandoci  – con il nostro stesso colpo –  il tempo necessario per raggiungerla. In poche parole, facciamo un pallonetto che mandi indietro i nostri avversari o una volée che colpisca una delle pareti. E’ importante dare profondità ai colpi e non “regalare” rimbalzi alti per evitare di essere contrattaccati.

di GolfCanal

Fonte: Padel World Press

traduzione e adattamento: Silvia Sequi 

 

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Febbraio 6, 2018

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